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Prestito Chirografario

Tempo di lettura: 3 minuti Il Prestito Chirografario è un finanziamento concesso a fronte della sola firma la cui unica garanzia è rappresentata dal reddito.

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Contenuti aggiornati a Giugno 2022

Non tutti coloro che hanno bisogno di un prestito possono concedere alla banca garanzie reali. In questi casi una delle soluzioni per ottenere un finanziamento è il prestito chirografario in cui la firma del richiedente rappresenta l’elemento necessario per ottenere il prestito insieme alle garanzie reddituali. Oltre alla certificazione reddituale, non richiede garanzie reali. 

Si tratta quindi di un finanziamento per il quale non è necessaria alcun’altra forma di garanzia se non la firma del richiedente o di uno o più eventuali terzi garanti.

Prestito chirografario: significato

Il Prestito Chirografario (dal greco letteralmente “scritto a mano”) è un finanziamento concesso a fronte della sola firma.

In gran parte dei casi di finanziamento chirografario, l’istituto di credito richiede la firma del debitore ed una garanzia reddituale come stipendio o pensione. 

Si può definire un prestito fiduciario garantito dalla capacità reddituale e dal patrimonio del richiedente. Non prevede, in genere, l’intervento di un garante; presuppone una buona solidità finanziaria ed una storia creditizia ineccepibile. 

E’ un prestito contrapposto a forme di credito garantite da ipoteca o pegno. I prestiti chirografari non sono, comunque sia, poco sicuri per l’ente erogatore: con la sua firma il richiedente si impegna a rimborsare il finanziamento concedendo, ad esempio, il TFR o il pignoramento dei beni.

Esempi di prestito chirografario

Il prestito o finanziamento chirografario comprende una serie di prestiti comuni ed ampiamente diffusi tra cui:

  • cessione del quinto dello stipendio o della pensione;
  • prestito con delega;
  • prestito personale;
  • prestito finalizzato;
  • prestito di consolidamento;
  • prestito d’onore;
  • prestito cambializzato.

Seppure ogni tipo di prestito su menzionato abbia caratteristiche proprie, tutti fanno parte della famiglia di prestiti chirografari.

Per il prestito personale e la cessione del quinto dello stipendio, in mancanza di garanzie patrimoniali, è possibile nominare un garante che si impegna ad onorare le rate mensili in caso di inadempienza del debitore. 

In caso di cessione del quinto, è la polizza assicurativa sul prestito obbligatoria che copre i rischi mettendo al sicuro i beni personali propri e degli eredi.

Prestiti chirografari: vantaggi e svantaggi

Il prestito chirografario presenta pro e contro.

Tra i vantaggi ricordiamo:

  • nessuna richiesta di garanzia reale (seppure, in certi casi, venga richiesta la firma di un garante o una fideiussione);
  • spese notarili non previste;
  • nessun obbligo di sottoscrivere polizze di assicurazione;
  • erogazione della somma in un’unica soluzione.

Gli svantaggi sono:

  • limite massimo dell’importo erogato che non supera i 30.000 euro;
  • tassi di interesse applicati più alti rispetto a quelli di un prestito garantito. Il tasso d’interesse può essere fisso, variabile, misto o indicizzato.

Importo massimo erogato e durata

La concessione o meno del prestito e l’importo del finanziamento sono legati alla garanzia data dalla firma. I prestiti chirografari concessi con la sola firma del richiedente sono generalmente di importo piuttosto modesto (fino a 30.000 euro), nel caso in cui ci sia invece un terzo garante sia la concessione del prestito che l’importo del finanziamento sono legati alla solvibilità del terzo garante che, nel caso di insolvenza del primo firmatario, sarà obbligato al rimborso.

Il finanziamento chirografario può essere richiesto da privati, lavoratori autonomi ed imprese in grado di presentare un reddito come garanzia di rimborso della somma erogata.

Più spesso il prestito chirografario viene concesso a piccole e medie aziende con una buona solvibilità.

Durata del prestito

A differenza di altri tipi di prestito, quello chirografario è concesso per un periodo di tempo inferiore (4-5 anni con rate mensili o trimestrali) e per importi contenuti (fino a 30.000 euro).

Per i limiti dell’importo massimo erogato, il prestito di solito viene richiesto per far fronte a piccole spese o da più soggetti per realizzare interventi su parti comuni di un condominio quando è impossibile sottoscrivere un’ipoteca.

Per il resto, anche per questo tipo di finanziamento, valgono le caratteristiche dei prestiti non chirografari:

  • la durata del finanziamento può essere a breve, medio e lungo termine;
  • la scadenza delle rate per il rimborso può essere mensile, trimestrale, semestrale;
  • il tasso di interesse può essere fisso o variabile;
  • il rimborso avviene secondo un piano di ammortamento stabilito al momento della stipula del contratto: il piano di ammortamento più usato dalle banche è quello alla francese con le rate composte da quote crescenti per il capitale e decrescenti per gli interessi.

Nonostante la stabilità finanziaria del richiedente, prima di erogare la somma la banca effettuerà verifiche indagando sul suo passato creditizio.

Prestito chirografario per le imprese

Possono richiedere un prestito chirografario anche piccole e medie imprese di qualsiasi settore, artigiani e lavoratori autonomi con partita IVA per finanziare l’acquisto di beni o per ristrutturare immobili legati all’attività svolta.

Il finanziamento non va a coprire una mancanza di liquidità ma viene concesso per finanziare un determinato piano di investimenti: per impianti fotovoltaici, per l’acquisto di macchinari e/o attrezzature, l’acquisto di un immobile, o altro ancora.

In genere, il piano di ammortamento non supera i 5-6 anni e, anche per le aziende, il tasso di interesse applicato può essere fisso, variabile, misto o indicizzato.

Tipologie di prestiti chirografari

Sono tre le tipologie di prestito chirografario:

  • classico, di cui abbiamo trattato finora;
  • con rata pesante che prevede il rimborso di una parte di prestito con rate mensili ed un versamento dell’importo residuo in un’unica rata più consistente, ‘pesante’;- con ammortamento differito che dà la possibilità di posticipare il rimborso della prima rata (di solito, 6 mesi).