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L’euribor indica il tasso di interesse al quale le banche centrali europee si scambiano liquidità tra di loro; e a tale indice sono legate le erogazioni dei mutui a tasso di interesse variabile.
In questi giorni la BCE (Banca Centrale Europea) ha deciso di innalzare tale tasso di interesse. Il valore dell’indice è quindi aumentato per arrivare fino al 1,4%.
Questa variazione ha ovviamente un notevole impatto su coloro che hanno deciso si stipulare un contratto di finanziamento o mutuo a tasso variabile e su coloro che lo hanno acceso in passato.
Il valroe dell’indice così raggiunto risulta il più alto degli ultimi 3 anni. Questo innalzamento del tasso probabilmente indica una seppur lieve ripresa economica all’interno dell’area Euro.
Infatti solitamente l’Euribor viene tenuto a livelli piuttosto bassi quanto l’economica è ferma; in tal modo quindi si stimolano le imprese ad indebitarsi e ad investire in nuove attività o nuove produzioni ( che a loro volta stimolano la produzione di Prodotto Interno Lordo PIL).
Quanto pesa l’aumento sulle nostre rate?
L’aumento della quota interesse sui mutui a tasso variabile agganciati all’Euribor non sarà quasi eprcepita dai consumatori anche se nel lungo periodo la tendenza ad aumentare genererà aumenti delle rate piuttosto sostanziali. Si stima che l’impatto ad oggi riguarda circa il 92% dei mutui stipulati in Italia.
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Euribor in rialzo, ora supera l’1,4%. Ecco l’impatto sulle rate dei mutui
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