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Prestiti a protestati

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La concessione di un prestito è sempre soggetta ad una verifica relativa alla solvibilità del cliente da parte della banca o della finanziaria alla quale è stato richiesto il prestito.
La levata del protesto e la successiva iscrizione nel bollettino dei protesti da parte del cliente richiedente il finanziamento può quindi rendere più difficile la concessione del prestito in quanto essere inserito nel bollettino dei protesti significa ottenere una valutazione sulla solvibilità con un punteggio molto basso.

Il protesto avviene quando un titolo cambiario non viene pagato alla data stabilita: se un assegno, una cambiale tratta accettata, un vaglia cambiario o pagherò che prevede il pagamento di una certa somma a favore di un creditore a una data specifica, non viene pagato la banca consegna il titolo ad un notaio o ad un ufficiale giudiziario che leva il protesto.
L’elenco dei protesti viene trasmesso al presidente della Camera di commercio competente per zona.

Ma quali sono i prestiti che possono ottenere i soggetti che sono stati protestati?

Banche e finanziarie si riservano di concedere alcuni tipi di prestito ai protestati: cessione del quinto, prestito delega e prestiti cambializzati sono i prestiti che può ottenere un soggetto protestato.

Con la cessione del quinto si può ottenere un prestito che sarà rimborsato tramite una trattenuta, che non può essere superiore ad un quinto, sullo stipendio o sulla pensione.
La banca o la finanziaria non dovranno preoccuparsi del mancato pagamento delle rate di rimborso in quanto una volta data la conferma per la trattenuta in busta paga non sarà più possibile revocarla.

Il prestito delega, definito anche doppio quinto, concesso dietro autorizzazione del datore di lavoro, deve il suo nome al fatto che il creditore delega al pagamento della rata il datore di lavoro.
Viene definito doppio quinto in quanto permette di ottenere prestiti di importo maggiore rispetto alla cessione del quinto in quanto permette l’addebito di una rata ulteriore pari a un quinto dello stipendio, permettendo di versare un importo complessivo pari a due quinti (o 40 per cento) dello stipendio mensile netto.

Con il prestito cambializzato l’istituto finanziario concede un finanziamento ed eroga la somma pattuita senza che ci sia necessità di specificare le motivazioni della richiesta del prestito, rientra infatti tra i finanziamenti non finalizzati; il rimborso del prestito avverrà mediante il pagamento di cambiali con cadenza mensile.
Il prestito fiduciario viene generalmente concesso a lavoratori dipendenti od autonomi che percepiscono un reddito dimostrabile oppure attraverso un terzo soggetto che funge da garante.