Tutti i lavoratori dipendenti conservano una parte dello stipendio che verrà messo in salvo per il futuro. Si tratta di un’operazione che avviene ogni mese e per la quale è incaricato il datore di lavoro che, a fine rapporto, sarà sempre tenuto a erogare il cosiddetto TFR, il trattamento di fine rapporto.
Questo strumento è molto importante nell’ambito dei diritti del lavoratore dipendente e se sei qui è perché vuoi sapere in cosa consiste l’anticipo del TFR e come funziona una simile procedura.
Per trattare l’argomento dobbiamo ripercorrere le nozioni di base del TFR con le quali sarai pronto a capire in che modo funziona la richiesta di anticipo e quali sono le condizioni per ottenerlo.
Indice
La normativa sul TFR
L’attuale normativa è molto chiara in materia di TFR perché prevede che la liquidazione di questa somma è vincolata e, pertanto, non può essere utilizzata in alcun modo prima dell’interruzione definitiva del rapporto di lavoro.
Quindi il legislatore ha escluso la possibilità di utilizzi diversi rispetto alle finalità per cui lo stesso TFR è nato: fungere da piccola riserva patrimoniale per chi perde l’impiego. Quindi il datore di lavoro ha sempre il dovere di accantonarlo mensilmente dallo stipendio mentre il lavoratore è obbligato a utilizzare tale cifra solo alla cessazione del rapporto subordinato. Questa è la regola generale ma, come spesso avviene, ci sono anche delle eccezioni.
Le deroghe concesse al lavoratore dipendente
Difatti il dipendente ha la possibilità di chiedere deroghe al blocco della somma per affrontare situazioni impreviste come nei casi in cui serve l’anticipo TFR per l’acquisto della prima casa.
Per capirlo dobbiamo capire in che modo è strutturato il Trattamento di fine rapporto. Questo non è altro che una somma accantonata annualmente che corrisponde al 6,91% della retribuzione lorda annua. Parliamo di una cifra che viene erogata al lavoratore dopo aver accumulato un tot di anni di servizio e che, quindi, viene chiamata con il nome di liquidazione e buonuscita nel linguaggio comune. È una somma che, stando alla legge, è soggetta a rivalutazione Istat e, quindi, ogni anno è interessata dall’applicazione del tasso fisso dell’1,5% e da quello variabile rispetto all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo.
Destinazione del TFR
Per i lavoratori privati il TFR può essere destinato a:
- fondo pensione, dove questo costituirà parte di previdenza integrativa e, in quanto tale, viene percepito come rendimento periodico.
- oppure conservato in azienda, dove sarà liquidato in un’unica soluzione.
Queste due opzioni prevedono conseguenze differenti dal momento che il regime di tassazione in azienda ha un’aliquota differente tra liquidazione aziendale e fondo pensione.
Per i dipendenti pubblici, invece, la situazione è sensibilmente diversa. Difatti chi presta servizio presso le pubbliche amministrazioni (PA) ha diritto al TFR calcolato nella stessa misura del privato per chi è stato assunto a partire dal 1 gennaio 2001. Per chi è stato assunto prima il calcolo avviene tramite l’indennità di buonuscita e l’indennità premio di servizio. Per entrambi è prevista anche l’indennità di anzianità che sarebbe una cifra proporzionale alla durata del rapporto di lavoro.
In quali occasioni il TFR può essere anticipato?
Se sei qui è perché vuoi capire se il TFR può essere anticipato per l’acquisto della prima casa. Magari hai bisogno di liquidità perché il mutuo e le garanzie di cui disponi non coprono per il 100% dell’immobile e sei alla ricerca di soluzioni in tal senso.
Ebbene si, puoi chiedere al tuo datore di lavoro di anticipare il TFR ma per farlo devi possedere una serie di requisiti previsti dalla legge e rispettare precise condizioni.
Anticipo TFR prima casa: requisiti
In particolare devi presentare una richiesta scritta e non puoi richiedere anticipi superiori al 70% della somma che hai accantonato negli anni di servizio. Il denaro dovrà essere usato per spese di notevole entità e devi aver prestato almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro. Considera anche che la legge prevede che l’anticipo del TFR può essere richiesto una sola volta.
Pertanto si, il lavoratore può richiedere l’anticipo del TFR per acquistare casa ma anche in questo caso ci sono particolari condizioni e requisiti:
- La liquidazione può essere elargita solo se il lavoratore sta acquistando la prima casa per sé stesso o per i figli.
- Non possono fare richiesta del TFR anticipato i dipendenti che vogliono acquistare una casa per investimento o vacanze.
- L’acquisto dovrà essere comprovato da un rogito notarile e, pertanto, alla richiesta di anticipo TFR per acquisto prima casa dovrà essere allegata una dichiarazione/autocertificazione in cui si dichiara di non essere proprietari di altri immobili e l’eventuale stato di famiglia.
- Dovranno essere indicate le modalità di acquisto che stabiliscono le principali caratteristiche della proprietà.
Senza tali certificati l’anticipo della somma richiesta non potrà essere accettato e quindi la richiesta non andrà a buon fine.