Categorie
Bonus e incentivi

Bonus Matrimonio: come ottenere l’assegno matrimoniale

Tempo di lettura: 2 minuti

Tra le diverse agevolazioni, in Italia c’è il Bonus Matrimonio o Bonus Sposi che, pur essendo ancora poco conosciuto, interessa molti contribuenti. E’ un bonus rivolto alle coppie che si sposano, concesso ad alcune categorie di lavoratori in caso di matrimonio civile o concordatario.

L’assegno congedo matrimoniale è riconosciuto dall’INPS ed è fruibile entro i 30 giorni successivi alla data delle nozze.

Anche per il Bonus matrimonio, è necessario informarsi bene sulle scadenze, i requisiti ed altro ancora. A chi e quanto spetta? Come ottenere l’assegno matrimoniale?

Scopri, in questa guida, tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Matrimonio.

Bonus Matrimonio: a chi spetta

Abbiamo accennato che il Bonus Matrimonio spetta ad alcune categorie di lavoratori in occasione di un congedo straordinario per matrimonio civile o concordatario.

Il Bonus Sposi spetta a:

  • apprendisti;
  • operai;
  • lavoratori a domicilio;
  • marittimi di bassa forza dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative. 

L’assegno spetta ai suddetti lavoratori che:

  • si uniscono in matrimonio civile o concordatario o unione civile (L. n. 76/2016);
  • fruiscono del congedo entro 30 giorni dalla data delle nozze;
  • possono dimostrare l’esistenza di un rapporto di lavoro da almeno una settimana;
  • pur essendo lavoratori disoccupati, possono comprovare che nei 90 giorni precedenti al matrimonio/unione civile hanno svolto l’attività per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative.

Il bonus non viene erogato a chi contrae soltanto il matrimonio religioso.

L’assegno matrimoniale non spetta ai lavoratori dipendenti di:

  • aziende agricole;
  • commercio, assicurazioni e credito;
  • enti locali e statali;
  • aziende che non versano il contributo alla CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari);
  • aziende artigiane, industriali, cooperative e della lavorazione del tabacco (apprendisti impiegati, impiegati e dirigenti).

Bonus Matrimonio: come ottenerlo

Parliamo, innanzitutto, di termini per la presentazione della domanda per ottenere il Bonus Sposi.

Per farne richiesta, bisogna presentare la domanda al datore di lavoro (per i lavoratori) o all’INPS tramite servizio dedicato (per i lavoratori disoccupati).

I lavoratori possono fare domanda al datore di lavoro al termine del congedo e non oltre 60 giorni dalla data del matrimonio. Alla domanda dovranno allegare il certificato di matrimonio o stato di famiglia rilasciato dall’autorità comunale o con autocertificazione che comprovi lo stato di coniugato e contenga gli estremi del matrimonio.

Per ottenere il bonus sposi, i lavoratori disoccupati devono presentare i seguenti documenti:

  • autocertificazione attestante lo stato di disoccupazione alla data del matrimonio con relativa documentazione;
  • autocertificazione di avvenuto matrimonio comprovante lo stato di coniugato;
  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che comprovi il rapporto di lavoro di almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti la data del matrimonio, per lavoratori dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative;
  • copia dell’ultima busta paga. I lavoratori richiamati alle armi dovranno, invece, presentare un documento che attesti lo stato militare alla data del matrimonio.

Bonus Sposi: quanto spetta, cumulabilità

Quanto spetta?

Spettano 7-8 giorni di retribuzione in base alla categoria, ecco i dettagli:

  • 7 giorni di guadagno medio giornaliero ai lavoratori a domicilio;
  • 7 giorni di retribuzione per operai e apprendisti:
  • 8 giorni di salario medio giornalieri ai marittimi.

In tutti i casi, dall’importo bisogna detrarre il 5,54% a carico del lavoratore.

L’assegno è destinato ad entrambi i coniugi, se ne hanno diritto, in base ai requisiti descritti in precedenza.

Il Bonus Matrimonio è cumulabile con l’indennità INAIL per infortunio sul lavoro fino al raggiungimento dell’importo spettante a titolo di retribuzione. Non è cumulabile con le prestazioni di malattia, maternità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, trattamenti di disoccupazione (NASpI).