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8 febbraio 2010 0 views No Comment
Il Mutuo è il finanziamento per eccellenza, non solo poichè esso ci permette per lo più di acquistare la nostra futura casa o il nostro immobile di riferimento, ma sopratutto poichè si impegna per moltissimi anni dietro al suo ripagamento.
Per tale motivo, allo scopo di poter risparmiare il più possibile su tale investimento, è molto utile conoscere quali sono le imposte che vi gravano sopra e quali sono le principali agevolazioni. PEr quanto riguarda le tasse, ovvero le imposte sul mutuo, se il mutuo è concesso da una banca, il cliente paga un’imposta pari al 2% dell’ammontare complessivo, o allo 0,25% nel caso di acquisto della prima casa. LE tasse sulla prima casa sono inferiori di mezzo punto percentuale proprio perchè la casa è un diritto di tutti noi cittadini e quindi lo Stato non ci deve lucrare sopra.
Come avviene il pagamento dell’imposta? L’imposta è trattenuta direttamente dalla banca, per cui la somma percepita dal cliente è inferiore all’importo totale che vi è stato confermato dalla banca. Se il mutuo è concesso da un’impresa non bancaria, per esempio una società finanziaria, le condizioni che vi verranno applicate molto probabilmente saranno meno favorevoli. Ci possono poi essere altre imposte legate all’iscrizione dell’ipoteca o ad altri adempimenti. Tali costi sono variabili anche se quasi tutte le banche sono abbastanza allineate.
Ma quali sono le spese che possono essere detratte dal conteggio del reddito per diminuire la nostra spesa? Gli interessi pagati per un mutuo ipotecario per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale sono detraibili dall’Irpef. L’importo e le condizioni per la detrazione sono fissati dalla legge. Come potete notare anche qui vale il principio dl diritto alla casa, e quindi lo Stato permette di avere ed ottenre delle agevolazioni fiscali per i possessori della sola prima casa.
