Una delle decisioni fondamentali quando si decide di prendere un mutuo è quella relativa alla durata del finanziamento, ovvero il tempo durante il quale il mutuatario pagherà le rate all’ente emittente. Tale durata ovviamente dipende da diversi fattori, come il tipo di tasso di interesse scelto, e la tipologia di rata.
Gli istituti offrono mutui di durata diversa: l’arco di vita del finanziamento varia di norma tra i 5 e i 20 anni, in certi casi può arrivare fino ai 40 anni. Il mutuatario deve affrontare una scelta importante: meglio diluire lo sforzo o concentrare i sacrifici in un breve periodo?
La risposta è legata alle proprie prospettive di reddito: una famiglia con redditi da lavoro dipendente può orientarsi su un mutuo a lunga durata, un professionista nel pieno della sua capacità economica farà bene a scegliere un finanziamento più breve poichè probabilmente le sue entrate future saranno più basse.
Come già detto anche il tipo di tasso di interesse influenza la durata: ad esempio un mutuo con tasso di interesse variabile, con rata fissa, prevede che la durata del finanziamento aumenti qualora nel corso degli anni il tasso di interesse di riferimento aumenti; si avrà una contrazione della durata in casa contrario.
La durata quindi deve essere considerata molto attentamente, anche se si possono anche prevedere delle possibili estinzioni parziali del mutuo per fare in modo che la durata diminuisca anche drasticamente.
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La durata del Mutuo
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