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Prestiti tra privati con bonifico: quale causale mettere?

Tempo di lettura: 3 minuti Quale causale scrivere nel bonifico quando si fa un prestito tra privati?

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I prestiti tra privati sono sempre più comuni, sia per evitare le lunghe procedure di richiesta del credito presso le banche, sia per cercare di ottenere interessi più vantaggiosi rispetto a quelli previsti dai canali tradizionali.

Tuttavia, il bonifico bancario è uno strumento obbligatorio per tracciare la transazione ed evitare accertamenti sulle somme da parte delle autorità tributarie. In questo articolo cercheremo di sbrogliare la matassa della causale da inserire sul bonifico per i prestiti tra privati.

Causale del bonifico nel prestito tra privati

Prima di tutto, bisogna fare una precisazione: non esiste una causale specifica da inserire sul bonifico. L’importante è inserire una causale che rispetti le leggi e gli obblighi fiscali. Di norma, il bonifico tra privati deve riportare le informazioni fondamentali per la tracciabilità della transazione. In particolare, bisogna inserire:

  • Nome del beneficiario
  • Numero di conto bancario del beneficiario
  • Importo della transazione
  • Data del bonifico

Per quanto riguarda la causale, bisogna inserire una dicitura che descriva in modo chiaro e conciso la natura della transazione. In questo caso, deve indicare che si tratta di un prestito, specificando se si tratta di un prestito fruttifero oppure infruttifero.

In ogni caso, è sempre bene concordare con l’altro privato i termini e le condizioni, compresa la causale da inserire nel bonifico. In questo modo, si eviteranno malintesi e si potrà godere tranquillamente del denaro prestato.

Causale per prestito fruttifero

Come ben saprai, un prestito fruttifero tra privati è un accordo stipulato tra due persone fisiche o giuridiche, mediante il quale una di esse concede all’altra del denaro con l’obbligo di restituire il capitale prestato (con o senza interessi) entro un determinato periodo di tempo.

Nella causale del bonifico, il prestatore e il debitore possono inserire informazioni rilevanti ai fini della registrazione. Ad esempio, è opportuno specificare l’importo, la data di concessione, la durata del rimborso (in mesi o anni) e l’eventuale tasso di interesse pattuito.

Dunque, è consigliabile inserire nel bonifico la seguente causale: “prestito fruttifero tra privati” per evitare equivoci o confusioni con altri tipi di trasferimenti di denaro. Inoltre, si può anche indicare se il prestito fruttifero è finalizzato (cioè destinato a una specifica spesa) o non finalizzato (cioè non vincolato ad alcuna spesa).

In ogni caso, affinché l’accordo abbia valore legale, è fondamentale mettere per iscritto i termini e le clausole in un contratto scritto, firmato da entrambe le parti e registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Causale per prestito infruttifero

Il prestito infruttifero tra privati è invece un accordo che prevede la restituzione del denaro prestato senza interessi o altre forme di remunerazione. Per effettuare un bonifico per tale tipo di prestito, è dunque importante inserire una causale specifica che identifichi l’operazione e che sia chiara e comprensibile.

Ecco alcuni esempi di causali che possono essere utilizzate per un prestito infruttifero tra privati:

  • Prestito infruttifero tra privati: restituzione del capitale
  • Prestito infruttifero senza interessi
  • Prestito gratuito tra privati
  • Prestito senza remunerazione
  • Prestito non remunerato tra privati
  • Rimborso prestito infruttifero

È importante che la dicitura riporti in modo chiaro l’identità del prestatore e del debitore, l’importo e la data di restituzione concordata. Inoltre, è sempre opportuno conservare una copia della causale del bonifico e del contratto stipulato per eventuali futuri controlli o problematiche.

Cosa NON scrivere nella causale

Tanto importante quanto sapere cosa poter scrivere, è il sapere cosa è meglio evitare di scrivere per non incorrere in problemi con l’Agenzia delle Entrate. Ecco alcune dritte da tenere sempre a mente.

Innanzitutto, bisogna ricordare che i prestiti tra privati sono soggetti a tassazione. Dunque, è importante fare attenzione a non utilizzare causali che possano far pensare a una transazione non tassabile. Ad esempio, causali come “premio” o “beneficio” potrebbero far pensare a somme non tassabili.

Inoltre, è importante prestare attenzione a non utilizzare causali che possano far pensare a una transazione non prevista dalla legge o che possano creare ambiguità. Ad esempio, causali come “acconto” o “anticipo” potrebbero far pensare a pagamenti per lavori o servizi.

In conclusione, la scelta della causale da inserire sul bonifico per i prestiti tra privati dipende dalle esigenze del singolo caso. Attenzione quindi a scegliere una causale che rispetti le leggi e gli obblighi fiscali, evitando di utilizzare causali fuorvianti o ambigue. In caso di dubbi, è sempre meglio chiedere il parere di un professionista del settore.