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Standard & Poor abbassa le stime sul PIL. Le speculazioni in atto in Europa sopratutto sui titoli del debito pubblico Spagnolo, Greco e Italiano, hanno dato un duro colpo all’economia del vecchio continente e se le cose non cambieranno a breve, ci accorgeremo per davvero quanto profonda può essere una crisi economica.
A sottolineare e forse accentuare questa crisi ci sono poi le provisioni di crescita fornite dagli organismi internazionali quali ad esempio Standard & Poor (S&P). Negli ultimi giorni ad esempio S&P ha dichiarato che la crescita del PIL sarà ancora più bassa di quanto previsto e che nei prossimi due anni la situazione non sarà certo molto migliore dell’attuale.
In quest’ottica S&P ha abbassato le stime del Pil italiano per il 2012 a -2,1% e per il 2013 a -0,4% e ha contestualmente abbassato quelle per la Francia a +0,3% quest’anno e +0,7% il prossimo.
Ma quali dovrebbero essere le leve della ripresa? Secondo molti oramai il sistema economico “vecchio” non è più valido; la crescita economica del PIL non è sostenibile sempre e nel lungo periodo essa deve per forza cedere a delle forti contratture. La soluzione migliore sarebbe quella di risanare il debito Italiano con parte del patrimonio dello stato e poi mantenersi su un livello minimo di ricchezza.
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Standard & Poor abbassa le stime sul PIL
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